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Articoli Psicologia | Data: 26/08/2010 | Argomenti: fiori australiani, psicoterapia, training autogeno e rilassamento
A cura di Arianna Scarpellini © Riproduzione e divulgazione permessa solo dietro consenso scritto Richiedi consenso
Chi soffre di fobia sociale teme di essere al centro dell'attenzione, di essere osservato e giudicato negativamente dagli altri.
Questo timore è presente ogni volta che il soggetto si trova ad interagire con altre persone, ma anche quando si trova semplicemente insieme ad altre persone o quando si presenta la possibilità di attirare l'attenzione degli altri.
In particolare teme il giudizio delle altre persone in quanto si preoccupa della possibilità di dire o fare qualcosa di sbagliato o imbarazzante, di apparire goffo e di subire quindi critiche in merito all'aspetto fisico.
Le situazione maggiormente temute sono: parlare in pubblico, partecipare ad una festa, scrivere o firmare in presenza di un'altra persona, fare la fila, mangiare o bere in pubblico, usare mezzi pubblici o bagni pubblici, usare il telefono in presenza di altre persone. Alcuni temono di poter avere funzioni corporee imbarazzanti in pubblico come ad esempio perdere il controllo della vescica o dell'intestino. Alcuni temono maggiormente le situazioni dove viene richiesta loro una prestazione, altri invece temono maggiormente le interazioni sociali. In quest'ultimo caso infatti il soggetto teme di non avere niente da dire o di dire cose sbagliate, di sembrare noioso o comunque di essere giudicato inadeguato.
Ad ogni modo, chi soffre di fobia sociale affronta le interazioni sociali con estrema ansia e disagio (al punto da poter avere un attacco di panico) oppure le evita. La fobia sociale generalmente insorge durante l'adolescenza e tende ad avere un decorso cronico, senza guarigione spontanea. Recenti studi hanno dimostrato che spesso le persone soffrono per anni di fobia sociale prima di cercare un trattamento adeguato.
Talvolta l'ansia e l'evitamento riguardano una solo situazione sociale ed in tal caso si parla di "fobia sociale circoscritta", anche se solitamente coinvolge più situazioni per cui si parla di "fobia sociale generalizzata".
Chi soffre di disturbo evitante di personalità, prova ansia nella maggior parte delle situazioni sociali e tende ad evitarle. Non solo si aspettano un giudizio negativo, ma anche di essere rifiutate. Non temono di sembrare ansiose, ma di comportarsi in modo inadeguato e spesso provano un forte senso di inferiorità.
Di solito il problema insorge già nell'infanzia e dagli studi svolti, emerge che almeno un quarto delle persone che soffrono di fobia sociale, presenti anche uno stile evitante di personalità. Il trattamento della fobia sociale è sovrapponibile a quello del disturbo evitante in quanto i due disturbi e i due modi di pensiero sono molto simili fra loro.
Si stima che questi disturbi siano diffusi in molte culture e che nel corso della vita tra l'1,5% ed il 4,5% delle persone ne abbia sofferto. Nelle donne risulta lievemente più presente la fobia sociale, mentre negli uomini risulta più frequente il disturbo evitante di personalità.
Attualmente non sono note le cause di questi disturbi. Sembra che alla base ci possa essere la tendenza genetica ad avere reazioni ansiose dovute ad una maggiore sensibilità e reattività del sistema nervoso.
Per quanto riguarda il trattamento di questi disturbi, risulta fondamentale un percorso di psicoterapia. Personalmente, per accellerare il processo di guarigione, associo, previo accordo con il paziente, la psicoterapia con i rimedi naturali dei fiori australiani e le tecniche specifiche di training autogeno, rilassamento e visualizzazione.
Immagine tratta da vogliaditerra.com
di Arianna Scarpellini
e-mail: psicologa@ariannascarpellini.com
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