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Articoli Psicologia | Data: 03/03/2024 | Argomenti: psicologia dello sport, psicoterapia, training autogeno e rilassamento
A cura di Arianna Scarpellini © Riproduzione e divulgazione permessa solo dietro consenso scritto Richiedi consenso
La mindfulness è una vera e propria forma di meditazione. Tradotto in italiano, mindfulness significa “consapevolezza”.
Chi pratica mindfulness impara a concentrarsi sul presente, intenzionalmente e in modo non giudicante. Tramite la Mindfulness si impara a porre attenzione a se stessi, al proprio corpo e al proprio vissuto psicologico ed emotivo. Si impara a prendere consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio modo di vivere le relazioni interpersonali e gli eventi della vita. Da questa consapevolezza poi può scaturire un cambiamento.
Gli effetti positivi della mindfulness spaziano in molti ambiti: clinico, sportivo e di supporto a gravidanza e parto.
Nel contesto clinico la mindfulness si associa spesso alla terapia per trattamento dell'insonnia, ansia, attacchi di panico, depressione e disturbi alimentari.
Attraverso specifici esercizi esperienziali che coinvolgono tutti gli organi di senso, ad esempio si può agire migliorando il rapporto con il cibo nei disturbi alimentari o aumentando la compliance del paziente che segue una dieta di dimagrimento con un conseguente miglioramento dei risultati e dello stato di sapute fisica, psicologica ed emotiva.
In ambito sportivo è di supporto nel diminuire l'ansia da prestazione, aumentare la concentrazione e la prestazione degli atleti. Un grande atleta che pratica regolarmente la mindfulness, è Novak Djokovic, il quale in più contesti ha riferito i benefici di questa pratica, mettendola in atto anche durante le partite, nei brevi momenti di pausa tra un set e l'altro.
La mindfulness risulta efficace anche in gravidanza e di supporto durante il parto. In gravidanza aiuta la mamma a porre attenzione su se stessa e sul proprio corpo; ad entrare maggiormente in contatto con il nascituro cogliendo con maggior attenzione i suoi movimenti, con un conseguente incremento della comunicazione intrauterina madre-feto, fondamentale per il “ bonding” (legame) madre-figlio e un sano sviluppo del nascituro sotto ogni aspetto evolutivo (cognitivo, emotivo, affettivo, relazionale, linguistico, motorio). La mindfulness aiuta la donna in gravidanza a prendere consapevolezza del proprio corpo, imparando a rilassare tutta la muscolatura. Tale apprendimento attraverso un esercizio costante sarà poi di grande supporto nel momento del parto in quanto il rilassamento esercitato tra una contrazione e l'altra consente di ridurre la percezione del dolore e favorisce una buona elasticità della muscolatura pelvica, fondamentale per favorire un parto naturale riducendo il rischio di episiotomie e lacerazioni.
Per praticare la mindfulness infatti non occorre assumere posizioni particolari come la classica posizione seduta a gambe incrociate dello Yoga o la posizione stesa, ma occorre predisporsi mentalmente a questa pratica e una volta appresa si riesce a svolgere in ogni condizione ambientale riuscendo a isolarsi dai rumori circostanti e trovare la giusta concentrazione.
di Arianna Scarpellini
e-mail: psicologa@ariannascarpellini.com
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